Dal 1976 nelle Dolomiti di Brenta!
Potrebbe sembrare uno slogan pubblicitario, ma questa è una data che ha lasciato il segno nella storia del rifugio Silvio Agostini.
È infatti nella primavera di quell’anno che mio padre Ignazio interrompe il lavoro nella famiglia cooperativa di San Lorenzo, abbandonando un posto all’epoca prezioso quanto sicuro, per intraprendere la gestione del Rifugio lasciata libera dai precedenti gestori di Pinzolo. Sono anni molto impegnativi, nel paesino si vocifera che solo un folle poteva fare questa scelta, il rifugio si presenta sin dall’inizio abbastanza logoro con necessità di parecchi interventi.
Il primo giorno saliamo tutti assieme, papa Ignazio, mamma Mariella, mio fratello Maurizio, io che all’epoca avevo 6 anni e Agnese una dipendente, in quell’inverno ha nevicato molto e una grossa slavina chiuse la strada nella parte centrale della valle, all’altezza dell’ultimo Ponte il “pont de Paride”.
Saliamo piano piano, nella nebbia fitta in mezzo a metri di neve, a ognuno il proprio peso…nel mio piccolo zainetto ricordo ancora, candele, qualche Torcia con le batterie di ricambio e 2 lt di latte.
Dopo alcune ore…
…arriviamo al rifugio ed era sommerso dalla neve. Mio padre prova ad accendere il caminetto con la poca ed umida legna presente. Da quel giorno porto vivo nel cuore il profumo del legno del rifugio, la stessa sensazione la provo incredibilmente ogni prima volta che si apre il rifugio dopo il letargo invernale!
L’anno successivo riesce a costruire una piccola teleferica e da lì è un susseguirsi di migliorie costanti che portano il rifugio a diventare in poco tempo una delle mete preferite nelle Dolomiti di Brenta.
Passano le estati , non ho ricordo di averne viste in valle, al rifugio sto bene, certo si lavora, la mia gavetta è completa, dai bagni alle camere, al lavaggio piatti, rigorosamente lavati a mano…e lavoretti in cucina, da dove nasce poi la mia passione per il cucinare!
Col passare del tempo mio fratello Maurizio si ferma in valle in quanto l’intrepido e inarrestabile papa Ignazio ha avviato nel periodo invernale un’attività alberghiera ad Andalo.
Ricordo ancora…
…la prima estate da solo al rifugio nella mia prima gestione della sala da pranzo a 14 anni, senza mio fratello che tra l’altro mi aveva istruito a dovere su come accogliere tutti, anche in tedesco, da soli è dura ma ci si forgia meglio e da li in avanti comincio a raccogliere delle bellissime soddisfazioni, al rifugio è di casa il grande alpinista e guida alpina Elio Orlandi, diventiamo grandi amici e nell’arco di alcune estati ci divertiamo arrampicando tutte le grandi classiche della Val d’Ambiez!
Nel 1993 chiediamo fiducia alla S.A.T di Trento nell’affidare al sottoscritto la gestione del rifugio, è con grande riconoscenza verso questo sodalizio che ancora oggi gestisco questa attività, nel 1994 e 1995 la S.A.T rinnova completamente il rifugio.
In quel periodo conosco Anita che diventerà poi mia moglie e per alcuni anni starà con me al rifugio, dal nostro matrimonio nascono Leonardo, Emanuele e Sara, poi col passare del tempo apriamo in valle una piccola Azienda Agricola con annesso agriturismo, tutt’oggi gestito dalla nostra famiglia.
Ad oggi abbiamo ancora la fortuna di potere vedere al rifugio in alcuni periodi di stagione mio papà Ignazio storico gestore, mentre io ed Emanuele ci dedichiamo con entusiasmo all’accoglienza e gestione del Rifugio.
Ascolta il podcast
Una bellissima intervista fatta da un grande professionista Rai Ernesto Goio, a Roberto Cornella, Ignazio Cornella, Elio Orlandi e Ruggero Carli, un bellissimo insieme di testimonianze da ascoltare anche con calma con della buona musica, dura circa 50 minuti.
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Rifugio Silvio Agostini
Val D’Ambiez | Dolomiti di Brenta | Trentino
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Email: info@rifugioagostini.com
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