Le Camere

Ogni mattina apri gli occhi e ammira le Dolomiti di Brenta

Il Rifugio Silvio Agostini si presenta come un rifugio d’alta quota, dal buon gusto architettonico che perfettamente si sposa con l’ambiente circostante, ristrutturato ma mantenuto come la tradizione vuole, rustico, accogliente, caldo e curato nei particolari.

10 sono le stanze, stanze da 4 letti, 6 letti e per eventuali gruppi di amici anche da 8 e 10 letti , tutte confortevoli e arredate con pavimento in legno di larice e rivestimenti in abete, letti a castello e servizi comuni su ogni piano, dispone anche di due docce calde.

Prenota ora

Una giornata in rifugio…

Qual è il momento più bello al rifugio? Difficile coglierne uno in particolare, quassù ogni istante ha un valore straordinario, tante troppe le sfaccettature in momenti diversi, tanti gli avventori che entrano in rifugio da estranei e escono da amici…

La montagna ha una sua fantastica magia…

…qui siamo incredibilmente tutti alla pari, non ha valore cosa fai nella vita, come vesti, che tipo di macchina possiedi, dove e come vivi, ecc…
Il sudore, la fatica per arrivare per guadagnarsi questa tanto agognata meta lavano d’incanto ogni velo di pregiudizio verso il prossimo, persone che per anni hai salutato con una semplice stretta di mano in valle quando arrivano cercano un abbraccio anche se bagnati dal sudore, in altro luogo questo sarebbe impossibile!
La montagna è energia pura, vitalità eterna, forse una sensazione che adoro al rifugio è alla sera quando dopo cena tutti gli avventori, sazi e rifocillati dalle fatiche della giornata si rilassano e programmano nei dettagli la giornata successiva, chi chiede informazioni, tempistiche, previsioni meteo, quando meglio partire, alcune guide alpine con dei clienti magari un po’ più lenti chiedono di anticipare la colazione quando è ancora notte per guadagnare tempo nel caso di temporali pomeridiani, vedere i preparativi delle attrezzature, i tintinni di chiodi, moschettoni, rinvii…una sensazione bellissima!

Al mattino…

…c’è sempre un po’ di frenesia, chi ha dormito, chi con l’ansia di partire non ha chiuso occhio…chi si alza invece con il sole negli occhi… fatta colazione ci si organizza per la giornata, si guardano le prenotazioni, un occhio al meteo sperando che ci aiuti, sempre, e si parte… io inizio a preparare in cucina qualcosa di buono, qualcosa che quando vai in un rifugio ti stimoli a sederti volentieri a tavola, cose semplici ma saporite, facili da gestire in caso arrivi più gente di quanta prevista o che, non ne arrivi proprio per un cambio repentino delle previsioni…Emanuele organizza la sala e predispone le stanze per gli avventori serali, le ragazze ci aiutano con entusiasmo a rendere il rifugio pulito e lindo.
Passa la giornata e alle 22.00 come da tradizione e da regolamento dei rifugi tutti a nanna, l’alba è già vicina! Non può mancare però prima il momento più atteso della giornata, davanti alle ultime braci del camino ci si gusta una fantastica grappa al pino mugo di nonno Ignazio, puro elisir della vita, nel silenzio e nella tranquillità più assoluta, il tutto per avviarci nel migliore dei modi verso un sano sonno ristoratore!